I Ragazzi dell’IIS Fermi-Eredia di Catania in Campeggio dentro la Scuola

Un vero e proprio campeggio dentro alla scuola, con tende, materassi gonfiabili e docce all’aria aperta. È parte del progetto SP.A.C.C.A., realizzato dal consorzio di cooperative Il Nodo con la partnership dell’Istituto di istruzione superiore “Fermi-Eredia”, finanziato dal Comune di Catania, tramite fondi della legge 285 del Piano nazionale “Infanzia e adolescenza” del ministero delle Politiche sociali.

SP.A.C.C.A. è acronimo di “Spazio autogestito campus della cittadinanza attiva”, ed è un progetto che coinvolge studenti e studentesse del Fermi-Eredia. SP.A.C.C.A. ha come obiettivo finale l’autogestione di uno spazio, all’interno della scuola, in cui realizzare attività pomeridiane

Lo SP.A.C.C.A.mpeggio si è concluso nel plesso Eredia la sera di domenica 29 maggio, dopo due giorni di intense attività e appuntamenti. Diciotto ragazzi di età compresa tra i 15 e i 19 anni hanno vissuto la scuola in modo del tutto originale per un intero weekend: il montaggio delle tende tra gli ulivi di via Del Bosco, la creazione di docce da campo, la spesa e la preparazione dei pasti per il gruppo intero. E poi gli incontri di formazione, organizzati dal consorzio Il Nodo: i Briganti Rugby di Librino, gli Istituti penitenziari per minori, i mediatori culturali delle comunità di accoglienza per minori stranieri non accompagnati. E, infine, i genitori: per raccontare loro l’importanza di una esperienza simile.

“Il campeggio”, spiega Gabriele Spina, psicologo e direttore del progetto per conto del consorzio Il Nodo, “altro non è che una metafora di comunità – continua Spina – Grazie al campeggio i ragazzi e le ragazze hanno sperimentato cosa significa autogestione: darsi delle regole tramite le quali portare avanti un gruppo. Più o meno come in una piccola città. Vogliamo che questa esperienza sia trasmessa una generazione di studenti dopo l’altra, per dimostrare agli adolescenti che un modo diverso di costruire un rapporto con l’istituzione scolastica è possibile. Cioè una co-gestione della scuola tra corpo docente, studenti e studentesse”

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